Le gelide temperature invernali aumentano del 34% il rischio di infarto: ecco perché

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Il freddo è un vero e proprio nemico per la salute del cuore. Le rigide temperature invernali portano a un aumento del 34% del pericolo di infarto per i soggetti più a rischio.

Gelo: perché è pericoloso per il cuore

I cardiologi della Società italiana di Cardiologia, nel corso del 79esimo congresso nazionale, hanno spiegato con dovizia di particolari come e perché il freddo possa arrecare dei seri danni al cuore. In questo senso l’uomo di mezza età che spala la neve al mattino è l’immagine paradigmatica del rischio cardiaco.

In effetti ci sono molto studi che attestano quanto il freddo possa possa favorire l’infarto del miocardio. Ad esempio una recente ricerca svedese che ha preso in esame 274mila pazienti con problemi cardiovascolari seguiti per un periodo di 16 anni, ha evidenziato che nelle giornate con temperature inferiori a zero gradi, si assiste a un aumento del numero di infarti. Altri fattori che concorrono ad aumentare il rischio sono rappresentati dalle poche ore di luce nelle giornate invernali, dalla velocità del vento e dalla pressione atmosferica bassa.

Perché le basse temperature mettono a rischio la salute del cuore?

Il professor Ciro Indolfi, presidente eletto della Sic spiega che:

“Il più importante è l’effetto di vasocostrizione indotto dalle basse temperature. Il restringimento dei vasi sanguigni infatti potrebbe indurre una rottura della placca coronarica e provocare la formazione di un trombo”

Se a ciò si aggiunge anche l’attività fisica che determina un aumento della pressione arteriosa e dei battiti del cuore, il rischio cardiologico aumenta, soprattutto per i soggetti più esposti.