Diversi lotti di Gorgonzola Dop dolce sono stati richiamati dal Ministero della salute per rischio microbiologico. In particolare si segnala la presenza di Listeria Monocytigenes. Ma andiamo a considerare quali sono le marche e i lotti oggetto del richiamo da parte del Ministero.
Gorgonzola dolce Dop: marchio e lotti ritirati
Il ritiro riguarda esclusivamente i seguenti numeri di lotto con le relative scadenze. Per gli altri non è stata ravvisata alcuna problematica. Oggetto del richiamo è il gorgonzola DOP dolce. A produrlo è la ditta Igor Srl nel proprio stabilimento industriale di strada Natale Leonardi a Cameri, in provincia di Novara. Di seguito nello specifico vi elenchiamo i lotti interessati.
- Igor Blu in confezione da 150 grammi con lotto 00716005 e data di scadenza al 16 febbraio 2019. Il prodotto viene venduto in confezione da 1,5 kg. Questi i numeri di lotto interessati: 0073033, 0073034 e 0073036 e data di scadenza al 7 marzo 2019.
- Novarì in confezione da 1,5 kg. Lotto 0074027. Data di scadenza al 7 marzo 2019.
- Bella Italia in formato da 1,5 kg con lotto 0074040 e data di scadenza al 7 marzo 2019.
- Casa Leonardi in confezione da 1,5 kg con lotto 0074035. Data di scadenza al 7 marzo 2019. Lotto 0083002. Data di scadenza all’8 marzo 2019.
- Colle Maggio in formato da 300 grammi variabili. Lotto numero 0088003. Data di scadenza al 17 febbraio del 2019.
Listeria Monocytigenes: cos’è
La Listeria Monocytigenes è un batterio Gram-positivo che è diffuso un po’ ovunque nell’ambiente. Inoltre risulta presente in molte specie animali, quali mammiferi, pesci e uccelli. Il batterio può essere rintracciato in qualsiasi prodotto alimentare fresco sia di origine animale che vegetale.
In particolare questi sono gli alimenti dove può diffondersi più facilmente: formaggi molli, latte crudo, pollame, carne fresca e congelata, prodotti ittici e ortofrutticoli. E’ importante sapere che questo batterio sopravvive anche alle basse temperature, per cui una refrigerazione degli alimenti a 4° C non risulta sufficiente a contrastarne la proliferazione.
Si presenta in due forme: la diarroica e la invasiva. La prima, che riguarda soggetti adulti in buono stato di salute, si manifesta entro poche ore dall’ingestione dell’alimento contaminato. Nel caso del secondo tipo, i sintomi si possono manifestare anche 90 giorni dopo l’ingestione dell’alimento contaminato. Il secondo tipo riguarda soprattutto i soggetti immunodepressi o affetti da malattie a carattere cronico.