Tumore ai polmoni: il peperoncino potrebbe aiutare a contrastarlo

Peperoncino tumore polmoni

Il peperoncino potrebbe aiutare a rallentare le metastasi nel tumore ai polmoni. Si tratta dei risultati di uno studio condotto dalla Marshall University Joan C. Edwards School of Medicine. Ma andiamo a  considerare nello specifico cosa è emerso da questo studio, di cui si è dato ampio risalto al meeting annuale dell’American Society for Investigative Pathology, nell’ambito di Experimental Biology 2019.

Peperoncino: come potrebbe contrastare il tumore ai polmoni

I ricercatori hanno analizzato in laboratorio tre linee di cellule umane in coltura di tumore al polmone del tipo non a piccole cellule. Gli autori dello studio hanno osservato che la capsaicina, un alcaloie analgesico e lenitivo contenuto nel peperoncino, risultava in grado di inibire il primo passo del processo che porta alle metastasi. Inoltre i topi con tumore metastico che consumavano la capsaicina, presentavano un’area di cellule tumorali metastiche più piccola rispetto ai roditori che non avevano ricevuto il medesimo trattamento.

Uteriori riceerche hanno poi dimostrato, che sempre la capsaicina, inibisce l’attivazione della proteina Src, che svolge un ruolo molto importante relativo alla crescita cellulare secondo diversi aspetti quali la proliferazione, la differenziazione, la motilità e l’adesione.

Peperoncino: i problemi da superare per arrivare alla sperimetazione clinica

Questi risultati naturalmente vanno presi con la massima cautela possibile. L’auspicio dei ricercatori è che in futuro si possa riuscire ad usare la capsaicina per potenziare l’efficacia dei farmaci chemioterapici, in modo da poter trattare diverse tipologie di cancro ai polmoni.

I ricercatori tuttavia mettono sull’avviso e sottolineano che non si tratta certo di un passo facile, in quanto arrivare all’uso clinico della capsaicina significherebbe superare effetti collaterali non da poco, quali la sensazione di bruciore, l’irritazione di stomaco e intestino. Pertanto i ricercatori stanno studiando sostanze analoghe alla capsaicina senza gli stessi effetti collaterali, ma con la medesima azione anti-tumorali, per contrastare quindi la proliferazione incontrollata delle cellule tumorali.