Striscia la notizia, Vittorio Brumotti aggredito a Monza: un coltello trafigge il suo giubbotto

Vittorio Brumotti
Vittorio Brumotti

Grande paura per Vittorio Brumotti, storico inviato di Striscia la Notizia. Il giovane a quanto pare, poche ore fa è scampato ad una morte certa. Il noto campione di Bike è stato colpito da alcune persone armate di coltello ma fortunatamente il giubbotto antiproiettile gli ha salvato la vita. Vediamo nei dettagli cosa è successo a Monza oggi pomeriggio.

Brumotti accoltellato a Monza

L’inviato di Striscia la Notizia oggi pomeriggio ha avuto un forte spavento. Durante un servizio, per una zona di spaccio in un quartiere di Monza è stato minacciato e poi aggredito da alcuni malviventi.

Tutto è accaduto in via Azzone Visconti, intorno alle 14 del 12 gennaio quando Vittorio e il suo collega sono stati avvicinati da alcuni individui armati di coltello. In un primo momento, gli aggressori si sono limitati ad insultarli per poi passare ai fatti.

Uno di loro ha aperto ha impugnato un coltello e ha colpito il campione di Bike. Fortunatamente, il peggio è stato evitato grazie al giubbotto antiproiettile che indossava, mentre il cameraman ha avuto la peggio.

Solidarietà dai colleghi di Striscia la Notizia

Il cameraman di Striscia la Notizia, stando ai primi risultati è stato colpito alla gamba, ed ha riportato una piccola ferita. Subito dopo l’aggressione, i malviventi sono riusciti a fuggire e malgrado il grande lavoro che sta facendo la Polizia di Stato per ora ancora non sono stati identificati.

L’intervento tempestivo del 118, ha reso possibile in poco tempo le cure. Brumotti e il cameraman sono stati medicati direttamente sul posto e non hanno voluto recarsi al pronto soccorso per ulteriori accertamenti.

Oltre a tutto lo staff di Striscia la Notizia anche Matteo Salvini ha esposto la sua solidarietà verso il giovane e il suo collega. Non è la prima volta che Brumotti viene aggredito. Era già successo a Pescara, nel 2015, mentre lavorava su un pezzo riguardante la famigerata zona del “Ferro di Cavallo”, e un mese dopo Vicenza, mentre era in bicicletta in compagnia di suo padre.