Antonella Clerici: lo sfogo dopo il caso sessismo

Antonella Clerici commenta lo scandalo sessismo scoppiato al Festival di Sanremo 2020
Antonella Clerici

Antonella Clerici si sbilancia sulle accuse piovute contro Amadeus per le battute sessiste prima del Festival di Sanremo 2020

Se glielo avessero prospettato mesi fa avrebbe potuto ritenerlo uno scherzo. E invece Antonella Clerici, messa “in panchina” da Viale Mazzini, sarà tra le co-conduttrici del Festival di Sanremo 2020, precisamente nella serata di venerdì 5 febbraio.

Nella città ligure già anni fa fu protagonista nella gara canora, oltre che a Ti Lascio una Canzone e Sanremo Young. Da veterana affiancherà Amadeus, recentemente finito nel mirino delle critiche per alcune dichiarazioni su Francesca Sofia Novello, in merito alla sua capacità di stare un passo indietro rispetto al compagno Valentintino Rossi.

Intervistata dal Corriere della Sera, Antonella Clerici consiglia di abbassare i toni e accompagnarsi nel viaggio, senza soffermarsi sempre su chi sia avanti e chi indietro. Il collega, dopo due ore di conferenza stampa, è stato forse ingannato dalla stanchezza ed ha sbagliato i termini.

Tanto rumore per nulla

Si è un po’ incartato e l’episodio ha creato dispiacere ad Antonella nei confronti suoi e delle donne. Non è possibile mettere tutto in un unico calderone. Bisogna effettuare delle distinzioni affinché le battaglie abbiano davvero senso.

Generalizzare è fuorviante: ok il movimento #MeToo, ma stanno andando troppo oltre. Sulle cause giuste serve combattere, ma è scorretto arrabbiarsi di fronte a una semplice parola sbagliata.

L’ironia dov’è finita? Antonella Clerici immagina verranno inibiti pure uomini di qualità, magari desiderosi solo di complimentarsi. Amadeus voleva sottolineare sia la bellezza sia la bravura. Forse lei avrebbe fatto altrettanto. E in caso contrario le avrebbero dato della invidiosa.

Antonella Clerici e le arrampicatrici sociali

Se ogni scusa è buona per scattare, se si fanno processi per qualunque affermazione fuori luogo, perde valore ciò che merita. Senza poi contare le donne dedite a scavalcare le altre puntando su chi nascondeva secondi fini. Ed è stata anch’essa una bella donna: quando il potente di turno le lasciava intendere che il discorso virava in una certa direzione, fuggiva.

La presentatrice pensa sia doveroso chiedere maggiore parità di genere. Amplificare il minimo passo falso è l’anticamera però della confusione: meglio investire le energie sull’essenziale, sulle reali discriminazioni ancora sussistenti nella società.