Cacciata dall’arma per un flirt: vince ricorso al TAR e torna in servizio

Carabinieri
Carabinieri (foto d'archivio)

Il Tribunale Amministrativo Regionale di Firenze ha deciso di reintegrare in servizio una donna che era stata cacciata dall’arma per un flirt. I superiori avevano scoperto che intratteneva una relazione inappropriata con un collega e avevano deciso di congedarla con effetto immediato.

Cacciata dall’arma per un flirt: la donna decide di fare ricorso

L’amore per la divisa che indossava ha spinto la donna cacciata dall’arma per un flirt a non arrendersi dinanzi alla decisione dei superiori di volerla fuori dal corpo. Per questa ragione dopo esser stata mandata via ha deciso di rivolgersi alla legge. Tutto pur di poter nuovamente re-indossare quella divisa che per lei significava più di quanto si creda.

Ecco dunque che i suoi legali depositano un ricorso presso il TAR Firenze, dove esaminando il caso, viene emanata la sentenza in suo favore. La donna ha tutto il diritto di tornare a far parte del corpo dei Carabinieri.

Il suo avvocato difensore infatti aveva fatto leva sul sessismo, per dimostrare come il congedo della sua assistita facesse acqua da tutti i pori. Infondata dunque la motivazione che l’arma aveva proposto alla donna circa il congedo. Si scriveva infatti che il suo rapporto amoroso col collega aveva provocato un disagio al servizio istituzionale.

Le motivazioni dell’arma indimostrabili e offensive secondo il TAR

Nella sentenza dei giudici del TAR si legge come le affermazioni riportate contro la donna cacciata dall’arma per un flirt, vadano considerate indimostrabili e offensive. Inammissibile infatti che il congedo potesse basarsi esclusivamente su una storia d’amore tra due colleghi.

Al di là del fatto che la punizione sia arrivata solo per la destinataria della sanzione e non anche per il suo collega, per i giudice è dirimente palese che “l’erogazione di una consegna di due giorni deve ritenersi di per sè insufficiente a fondare un giudizio di non meritevolezza”.

Per il TAR inoltre è infondato il congedo in quanto lì per lì la donna era stata spostata in un’altra stazione, dopo aver subito una consegna per due giorni. Sanzioni queste molto leggere che dimostrano già da sé la non gravità del fatto stesso. La donna cacciata dall’arma per un flirt può dunque essere reintegrata.