“Ma perché non ti vesti…?”: Naike Rivelli in topless e accavallo alla scopa, polemiche sul web [FOTO]

Naike Rivelli

Naike Rivelli resta ca sa per l’emergenza

Dopo un paio di giorni di assoluto silenzio social, Naike Rivelli è tornata a postare sul suo account Instagram seguito da quasi 260 mila follower. Anche la figlia di Ornella Muti ha sostenuto alla campagna #Iostoacasa promossa da molti personaggi dello spettacolo e dello sport italiano.

La 45enne, a modo suo, ha incoraggiato tutti coloro che la seguono di attenersi alle regole del Governo per evitare di propagare sempre di più il Coronavirus. Ovviamente la modella ha deciso di aderire con delle foto molto particolari e provocatorie, tanto che alcuni utenti si solo lamentanti su internet.

Il messaggio su Instagram

Nelle ultime ore Naike Rivelli è tornata a farsi sentire postando uno scatto davvero sensuale ma nello stesso tempo provocante. Da ieri sui vari social network gira una catena, ovvero un lungo pensiero che parla dell’11 marzo 2020, quando le strade erano vuote, i negozi chiusi e la gente rimaneva a casa.

La figlia di Ornella Muti ha chiesto a tutti coloro che la seguono sul social network chi avesse scritto questo lungo pensiero. A quel punto un follower le ha ha detto di essere stata una veggente americana in un libro scritto nel 2003 e poi mort tre anni dopo. A quanto pare quella donna aveva previsto tutto quello che sarebbe accaduto dopo.

Naike Rivelli in topless su Instagram

Ma le polemiche degli utenti web non si sono riferite al pensiero scritto da Naike Rivelli, bensì la foto che ha postato al fianco della didascalia. In pratica la 45enne ha postato uno scatto la ritrae nuovamente accavallo ad una scopa, in topless e con solo un paio di mutandine striminzite.

Il suo lato B in bella mostra ha mandato in visibilio i follower, soprattutto maschi. Ma come accennato prima, alcuni si sono lamentati dell’iniziativa della figlia di Ornella Muti. Gli internauti le hanno puntato il dito contro accusandola di stare sempre nuda anche in questo periodo difficile per il nostro Paese. Ecco l’immagine in questione:

View this post on Instagram

“Era l’11 marzo del 2020, le strade erano vuote, i negozi chiusi, la gente non usciva più. Ma la primavera non sapeva nulla. Ed i fiori continuavano a sbocciare Ed il sole a splendere E tornavano le rondini E il cielo si colorava di rosa e di blu La mattina si impastava il pane e si infornavano i ciambelloni Diventava buio sempre più tardi e la mattina le luci entravano presto dalle finestre socchiuse Era l’11 marzo 2020 i ragazzi studiavano connessi a Gsuite E nel pomeriggio immancabile l’appuntamento a tressette Fu l’anno in cui si poteva uscire solo per fare la spesa Dopo poco chiusero tutto Anche gli uffici L’esercito iniziava a presidiare le uscite e i confini Perché non c’era più spazio per tutti negli ospedali E la gente si ammalava Ma la primavera non lo sapeva e le gemme continuavano ad uscire Era l’11 marzo del 2020 tutti furono messi in quarantena obbligatoria I nonni le famiglie e anche i giovani Allora la paura diventò reale E le giornate sembravano tutte uguali Ma la primavera non lo sapeva e le rose tornarono a fiorire Si riscoprì il piacere di mangiare tutti insieme Di scrivere lasciando libera l’immaginazione Di leggere volando con la fantasia Ci fu chi imparò una nuova lingua Chi si mise a studiare e chi riprese l’ultimo esame che mancava alla tesi Chi capì di amare davvero separato dalla vita Chi smise di scendere a patti con l’ignoranza Chi chiuse l’ufficio e aprì un’osteria con solo otto coperti Chi lasciò la fidanzata per urlare al mondo l’amore per il suo migliore amico Ci fu chi diventò dottore per aiutare chiunque un domani ne avesse avuto bisogno Fu l’anno in cui si capì l’importanza della salute e degli affetti veri L’anno in cui il mondo sembrò fermarsi E l’economia andare a picco Ma la primavera non lo sapeva e i fiori lasciarono il posto ai frutti E poi arrivò il giorno della liberazione Eravamo alla tv e il primo ministro disse a reti unificate che l’emergenza era finita E che il virus aveva perso Che gli italiani tutti insieme avevano vinto E allora uscimmo per strada Con le lacrime agli occhi Senza mascherine e guanti Abbracciando il nostro vicino Come fosse nostro fratello …” chi ha scritto questo???

A post shared by Naike Rivelli (@naikerivelli) on