Roberta Rei, inviata de Le Iene, contattata un cittadino cinese su coronavirus “Bugie e dati non reali”

Roberta Rei
Roberta Rei

Roberta Rei, è il momento di conoscere la verità

Roberta Rei, l’inviata de Le Iene, durante la puntata di ieri, la prima della stagione, ha cercato di scoprire qualcosa in più sul coronavirus. Nell’ultimo periodo il dubbio sulla motivazione che ha scatenato il virus in tutto il mondo, accusa la Cina, in particolar modo Wuhan dato che da sempre si è detto che il coronavirus pottebbe essere stato “liberato” dal laboratorio a causa di un errore umano, imperdonabile.

Così tutto il mondo non fa altro che puntare il dito Verso la Cina che ha portato morte, devastazione, tragedie un po’ ovunque. Una situazione che diventa sempre più grave, danni irreparabili sia a livello sanitario che a livello economico. Ma qual è la verità? Basta andare sui social per leggere motivazioni, accuse, conflitti, complottismo. Tutto questo non fa altro che alimentare odio e peggiorare le cose. Se si vuol scoprire la verità bisogna andare dritti alla fonte.

Roberta Rei, il governo cinese ha ingannato il mondo intero con dati falsi

Roberta Rei quindi in chiamata con un cittadino cinese ha fatto tutte le domande che il mondo intero avrebbe voluto porre. Il risultato? Pessimo. A quanto pare infatti dalla Cina non è partito soltanto il virus killer ma anche bugie e numeri falsi. Il cittadino cinese ha spiegato che la Cina ha prima mentito alla propria popolazione, poi ha ingannato tutto il mondo. Sin dall’inizio la situazione lì è stata grave, ma tutto è stato ridotto ai minimi termini con la comunicazione di dati errati.

Da loro ci sono stati molti più morti di quanto si pensa. Se fossero uscite le vere notizie, con i reali dati, forse il mondo si sarebbe potuto difendere meglio, le cose sarebbero potute andare diversamente. Soltanto adesso la situazione sembra essere migliorata dopo 4 mesi dallo sviluppo del virus.

Consigli su come affrontare e vivere il momento

Adesso la popolazione cinese è ritornata alla normalità, seppur con tanti obblighi da rispettare. Per esempio non si può uscire di casa senza mascherina, non si può andare dal barbiere o dal parrucchiere se non con appuntamento. Poi nella realtà cinese, l’applicazione che in Italia è stata solamente presentata come un optional, è diventata obbligatoria, con la rinuncia obbligatoria alla privacy. In Italia i dati sono preoccupanti, ma il tutto potrebbe finire entro poco tempo, secondo il cittadino cinese dipende da noi.

Bisogna fare attenzione e rispettare le regole per evitare di piombare nuovamente nel baratro. Ciò significa uscire di casa con tutti i presidi sanitari, tutelarsi e tutelare gli altri. Un ulteriore consiglio è fare tanta attività sportiva ed aiutarsi gli uni con gli altri. È vero che dobbiamo mantenere le distanze ancora per un bel po’ di tempo, ma ciò non limita la comunicazione che ad oggi potrebbe essere il vero salvavita.