Unghie più lunghe del mondo: Lee Redmond racconta come le ha perse

Lee Redmond con le unghie più lunghe del mondo

Sicuramente in molti ricordano Lee Redmond, la donna che per molto tempo ha detenuto un Guinness World Record per avere le unghie più lunghe del mondo. Pare infatti non le tagliasse dal lontano 1979.

Stante proprio in al libro dei record quei dieci artigli avevano raggiunto un totale combinato di 8,65 m, ovvero la lunghezza di un comune scuolabus. Tuttavia un incidente l’ha privata delle “sue bambine”, facendole perdere il primato. Con dolore Lee ha deciso di raccontare la sua esperienza.

Unghie più lunghe del mondo: il racconto di Lee

Durante una intervista, la 79enne Lee Redmond ha raccontato la sua esperienza dolorosa di come ha perso il primato delle unghie più lunghe del mondo. È accaduto 10 anni fa, quando è rimasta coinvolta in un incidente d’auto. Sebbene la Redmond per fortuna sia sopravvissuta alla collisione, le sue unghie sono andate in frantumi. La donna racconta di esser seduta sul sedile del passeggero quando il SUV ha perso il controllo e si è schiantato contro altre tre auto. La prima volta che si è guardata dopo lo schianto, ha subito notato che mancavano le unghie  e ha iniziato a piangere.

Redmond, che vive a Salt Lake City nello Utah, ha raccontato ad un testimone presente sul luogo dell’incidente l’importanza delle sue unghie e quest’ultimo le ha raccolto tutti i pezzi. La 79enne ora conserva i frammenti delle sue unghie in un sacchetto di plastica per ricordarle e per guardare indietro alla sua fama con orgoglio.

Un’identità persa

Per Lee è stato difficile inizialmente accettare quel cambiamento. Sentiva di aver perso parte della sua identità. Inizialmente non aveva perso il record, ma poco dopo il suo incidente, ha riscritto la storia delle unghie più lunghe del mondo Ayanna Williams di Houston, in Texas .

Nell’intervista Lee ha raccontato: “Perdere le unghie è stata la cosa più drammatica che è accaduta nella mia vita. Addirittura un giorno mio nipote mi ha detto ‘Nonna, le unghie erano per te come delle figlie. Ti sei presa cura di loro per 30 anni e li hai persi in un secondo’. Aveva ragione”.

Poi Redmond l’esperienza di aver vissuto tanti anni in quel modo. E infatti ha ammesso che gesti semplici possono essere sorprendentemente difficili. Ad esempio andare in bagno, soprattutto sull’aereo. O ancora mangiare, per la difficoltà di impugnare le posate. Per scrivere più era costretta ad usare lunghe matite con gomme alla fine. Qualunque cosa facesse ci voleva attenzione, ma ora quei tempi sono finiti.