Era la fine di aprile del 1964 quando ad Alba (Cuneo) venne prodotto il primo barattolo di Nutella (sulla base di una precedente crema chiamata Pasta Giandujot e poi SuperCrema); da allora, la celeberrima crema spalmabile alle nocciole (che prende il nome da “Nut” (noce in inglese) , cui è stato aggiunto il suffisso –ella per creare un nome più orecchiabile), è diventata uno dei prodotti più venduti ed imitati del nostro paese.
Sin dagli anni ’20, la famiglia Ferrero aveva pensato ad una merenda gustosa ed economica per grandi e piccini ed è innegabile che abbia fatto centro, visto il successo avuto e quanto sia radicato il brand nell’immaginario collettivo, al punto da arrivare alla musica leggera (vedi la famossima “Destra e sinistra” di Giorgio Gaber, che ironizzando afferma: “Se la cioccolata svizzera è di destra, la Nutella è ancora di sinistra” o canzoni come “Sex” dei Negrita o “Lanutella di tua sorella” di Ivan Graziani, che strizzano l’occhio al binomio cioccolato-sesso), al cinema (da “Bianca” di Nanni Moretti a “I laureati” di Leonardo Pieraccioni), e addirittura in teatro e sui libri.
Dalla Russia al Canada, Dal Medio Oriente alla Cina, dagli Stati Uniti all’Australia: la Nutella ha varcato frontiera su frontiera, diventando un’icona e un punto di riferimento in un mondo sempre più tormentato
dichiara Paolo Fulci, vicepresidente della Ferrero.
Ovviamente, non mancano le critiche: nel 2010, infatti, il Parlamento Europeo ha legiferato per regolamentare le informazioni sulle etichette e le pubblicità degli alimenti molto ricchi di grassi e zuccheri, al fine di combattere l’obesità, suscitando la reazione di Fulci, che ha creato il comitato “Giù le mani dalla Nutella“, invitando la UE a non spingersi verso il fondamentalismo.
In ogni caso, per festeggiare questo eccezionale traguardo, il 17 e 18 maggio ci sarà il Nutella day, evento ricco di musica e spettacolo, che coinvolgerà anche il cantautore Mika.
E mentre ieri è stato emesso un francobollo da 70 centesimi, che ricorda il cinquantesimo anniversario (“Un valore per il nostro paese”, come dichiarato dal presidente di Poste italiane Luisa Todini), a New York è stato da poco aperto il secondo Nutella bar di Eataly, store in cui verranno venduti barattoli di tutte le taglie, compresi quelli da cinque chili, nonchè crepes, muffin e quant’altro, per la gioia dei golosi. L’iniziativa è stata promossa, tra gli altri, da Joe Bastianich, presente all’inaugurazione.
Complimenti, allora, per questo orgoglio del made in Italy; del resto, “Che mondo sarebbe senza Nutella?”
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