Obbligazioni: il ruolo del consulente finanziario

Investire, come ben sa chi non è proprio alle prime armi, comporta sempre dei rischi, i quali devono essere soppesati con attenzione per non mettere a repentaglio i propri risparmi e la propria stabilità economica, nonché per non subire uno stress emotivo troppo forte.

Sebbene in linea generale le obbligazioni vengano considerate meno rischiose rispetto alle azioni, questo non significa che si tratti di un investimento sicuro, da effettuare alla leggera. Persino chi sceglie di investire sui btp 2050 o su altri Titoli di Stato deve tenere conto del rischio di liquidità, ossia la possibilità che il titolo debba essere rivenduto, sul mercato secondario, a un prezzo inferiore rispetto a quello di acquisto, e del rischio di emittente. Prima di iniziare a investire in obbligazioni è dunque preferibile prendere una serie di precauzioni.

Rivolgersi a un consulente finanziario

Come per qualsiasi altro tipo di investimento, anche quando si desidera investire in obbligazioni è preferibile, in assenza di competenze adeguate, evitare il fai da te e rivolgersi a professionisti del settore, primi fra tutti i consulenti finanziari.

Grazie al supporto di questi specialisti del mondo della finanzia, tanto il piccolo risparmiatore che non vuole più tenere il denaro bloccato sul conto corrente, quanto il grande investitore che dispone di capitali ingenti, potranno individuare gli strumenti finanziari, i mercati e gli asset più adatti al loro profilo di investimento e al loro livello di rischio.

Partendo dal quadro finanziario individuale, il consulente capirà subito se l’investimento in obbligazioni è davvero adatto al proprio cliente e, in caso di risposta affermativa, su quale tipologia potrebbe essere meglio puntare.

Scegliere la giusta tipologia di obbligazioni

Parlare di obbligazioni significa fare riferimento a titoli emessi dalle aziende e dagli enti al fine di ottenere capitale da impiegare nella crescita; la distribuzione di obbligazioni rende l’emittente debitore di ogni investitore che le acquista.

Non esiste un solo tipo di obbligazione, ma ve ne sono numerosi, ognuno caratterizzato da diversi livelli di rischio.

Al fianco delle classiche obbligazioni ordinarie, tra cui i Titoli di Stato, le quali consentono all’investitore di ottenere interessi periodici e, alla scadenza dei titoli acquistati, la restituzione del capitale più lo scarto di emissione, vi sono anche le obbligazioni:

  • strutturate, più rischiose in quanto uniscono all’obbligazione ordinaria un contratto derivato che influenza il rendimento;
  • subordinate, le quali, a fronte di un rendimento più elevato, innalzano il livello di rischio in caso di insolvenza dell’emittente.

In più, le obbligazioni possono essere a tasso fisso o variabile, quotate o non quotate in borsa, convertibili, callable e via dicendo.

Il mercato di riferimento e l’emittente

Oltre alla tipologia, è fondamentale valutare con attenzione anche la stabilità dell’emittente, il quale, in caso di problemi potrebbe risultare insolvente e non essere in grado di restituire il denaro ricevuto, nonché l’andamento del mercato di riferimento.

Il consulente finanziario è in grado di individuare, attraverso l’analisi accurata dei dati, l’emittente e il mercato che meglio possono rispondere, in termini di rischi e di profitti, alle aspettative e alle possibilità di ogni cliente.