Come la tecnologia può migliorare gli sport

Al giorno d’oggi la maggior parte degli sport si sta adattando alla sempre più onnipresente tecnologia. Se fino a pochi anni fa, ad esempio, era impensabile che le decisioni arbitrali potessero essere prese con l’aiuto di un sistema computerizzato, la realtà odierna ci conferma che questa è diventata la normalità in molte discipline.

Uno degli sport che per primi hanno visto l’introduzione massiccia della tecnologia è stato il tennis. Fin dall’invenzione del gioco, durante le partite si è presentato il problema di determinare l’effettiva validità di un punto, cioè se la pallina era dentro l’area del campo, sulla linea, oppure fuori. Un problema non di poco conto nei tornei internazionali, in cui un punto può essere determinante per l’assegnazione di un titolo. La federazione internazionale del tennis ha optato fin dal 2004 per il tecnologico sistema Hawk-Eye (letteralmente “occhio di falco”) che consente di ricostruire virtualmente l’esatta traiettoria della palla.

Prima ancora del tennis, era stato il cricket a beneficiare di questa innovativa tecnologia basata sulla triangolazione di immagini e altri dati. Il sistema Hawk-Eye ha fatto il suo debutto in una gara ufficiale proprio durante un match di cricket nel 2001 e da allora è stato sempre più utilizzato, anche durante le dirette televisive. Oggi questa tecnologia viene utilizzata in diversi sport compresi il badminton (un gioco simile al tennis ma con un volano al posto della pallina), il biliardo e il calcio.

Proprio il calcio ha visto un’introduzione massiccia di tecnologia negli ultimi anni. Il sistema Hawk-Eye viene regolarmente utilizzato in campionati come la Premier League inglese o la BundesLiga tedesca. Ma anche un altro sistema è stato recentemente introdotto nelle competizioni internazionali organizzate dalla FIFA, compresi gli ultimi Mondiali di Russia 2018. Si tratta del sistema VAR, acronimo per Video Assistant Referee, che consente ai collaboratori dell’arbitro di esaminare le situazioni dubbie della partita tramite l’uso di filmati a bordo campo. Il sistema VAR può essere utilizzato ad esempio per determinare la segnatura di un gol, l’assegnazione di un rigore, l’espulsione diretta di un giocatore oppure in caso in cui venga sanzionato un giocatore sbagliato. C’è da dire, comunque, che la decisione finale sull’episodio dubbio spetta comunque all’arbitro, cioè la tecnologia viene considerata solo un ausilio.

Tra le discipline meno convenzionali, i giochi come il poker o le scommesse sono stati rivoluzionati dalla tecnologia negli ultimi anni. Se fino agli anni ’90 il poker era solo quello giocato al tavolo, oggi la maggior parte delle partite si gioca online spesso tra giocatori sparsi in tutto il mondo che si conoscono solo virtualmente. Le strategie si sono affinate in base alle caratteristiche del poker online, ad esempio il linguaggio del corpo (utile per carpire informazioni all’avversario) conta molto poco, dato che i giocatori non si vedono dal vivo.

Il mondo delle scommesse invece sta venendo sempre più influenzato dall’utilizzo di dati e dall’intelligenza artificiale. Sono nate delle start-up che puntano sull’analisi di una sconfinata quantità di dati per aumentare le probabilità di vincita e addirittura trasformare le scommesse in una sorta di investimento come il trading.

In ogni caso, ormai la strada sembra essere tracciata. Le discipline sportive più o meno tradizionali saranno legate sempre di più a doppio filo con la tecnologia. E il futuro è più vicino di quanto possa sembrare…