Intervista a Elena Santarelli, il drammatico racconto del tumore del figlio: “Durante la chemio raccoglievo i suoi cappelli sul cuscino…”

Santarelli
Elena Santarelli e il tumore del figlio

Si racconta a cuore aperto Elena Santarelli. Sapere della mattia del figlio è stato un duro colpo per tutta la famiglia e lo racconta ai fan senza vergogna. Ecco cosa ha scritto sui social Elena

La bella Elena Santarelli ha deciso di rendere nota la situazione di salute del figlio Giacomo quando ha capito che questo poteva essere d’aiuto a tutte le famiglie che attraversavano lo stesso dolore. La Santarelli ha scritto un lungo post nel quale spiega il suo dolore e come ha reagito quando ha saputo che Giacomo aveva un tumore cerebrale.

La Santarelli e il lungo post sul figlio Giacomo

Il Corriere.it ha deciso di intervistare la bella Elena Santarelli che ha sempre raccontato ogni particolare della malattia del figlio, pur subendo forti critiche da chi non ritiene giusto spiattellare davanti a tutti una malattia simile. Elena però ha sempre sottolineato che il motivo per cui lo faceva era nobile: sensibilizzare le persone verso questo tipo di malattie e aiutare la ricerca.

A distanza di mesi dalla sua intervista a Verissimo, Elena ne concede un’altra al sito Corriere.it. Ecco cosa racconta del giglio Giacomo, che compirà 9 anni il prossimo 22 luglio.
Intervistata di Candida Morvillo sul Corriere.it, Elena racconta a cuore aperto dei momenti in cui la sua vita è cambiata a seguito della scoperta della malattia del suo primogenito.

Il racconto commovente di Elena

La showgirl di Latina, ha avuto il suo bambino dal marito Bernardo Corradi. Di recente Elena ha reso noto che il tipo di tumore di Giacomo, è un tumore cerebrale. Lei, da mamma, non ha mai pianto davanti a lui:

“Mai, mai, mai. A volte, mi chiedo: COM’È possibile? Ma in certi frangenti, la forza arriva”,

Poi continua:

“Io non ho mai trattato mio figlio da malato, gli ho sempre detto che, mentre si fanno le chemio, si studia e questo ha creato una normalità nella mia vita e nella sua”.

La diagnosi del tumore è piovuta addosso alla famiglia come un fulmine a ciel sereno:

“La cosa peggiore è che non ero presente alla risonanza. Ero stata operata all’anca e avevo stampelle e dolori, è andato solo Bernardo, ma non avevamo sospetti, era un esame fatto per precauzione. Quando mio marito è tornato a casa, gliel’ho letto in faccia. Sono andata in bagno e ho vomitato”.

Poi ha confessato che il cuore non ha retto:

“Poi, mi sono messa a piangere in silenzio, per non farmi sentire da mio figlio. Giacomo mi ha chiesto di giocare alla Playstation e l’ho fatto. Ho passato la notte su Internet a cercare le parole del referto e a chiamare amici che conoscevano medici”.

Ma come è partito l’iter degli accertamenti? Elena confessa che è stato solo il suo intuito a suggerirle di fare a suo figlio una serie di esami.

La prima sera in ospedale

Elena ha rivelato piano piano a Giacomo qual era il percorso per la guarigione: la chemio, le pesanti cure, la perdita dei capelli. La showgirl ammette che è stato di grande aiuto il supporto psicologico specialistico. Poi ha ammesso di avere avuto paura e che la sua sua prima reazione non è stata molto forte:

 “I primi giorni, stavo come una scappata di casa e non è da me: “I bimbi sono astuti, ho capito che dovevo farmi la piega, mettere il solito rossetto, anche se mi sentivo giudicata, in ospedale, col rossetto. Ma ho fatto bene”.

Il rapporto con il marito Barnardo Corradi

Dopo a malattia il rapporto con il marito è diventato ancora più solito e profondo. Bernardo Corradi, con cui lo scorso 3 giugno ha festeggiato 4 anni di matrimonio, è stato per lei un punto d’appoggio un’ancora

: “Insieme ci impegniamo a far sentire la normalità a Giacomo. Quando mio figlio dice che è più veloce di me ad asciugarsi i capelli, penso che, se scherza, abbiamo fatto centro”.

Giacomo ha speranze, ma il percorso che deve fare è ancora molto lungo. Elena conclude l’intervista però con un aneddoto piuttosto triste:

“Il momento più brutto è stato quando, di notte, con la torcia, andavo a raccogliere i capelli di Giacomo dal cuscino, per non farglieli trovare al mattino. Quei momenti erano una pugnalata. Metti al mondo un figlio e vuoi proteggerlo, ma non sai che puoi sentirti così tanto impotente”.