Meghan Markle in Marocco con il marito Harry: ancora polemiche sulla duchessa di Sussex

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In attesa del loro primogenito, Meghan Markle e il marito, il principe Harry, sono in Marocco per l’ultimo impegno ufficiale all’estero prima del parto. Bellissima e splendente come sempre, la futura mamma ha ammaliato tutti nel suo bellissimo vestito rosso fuoco, ma un dettaglio non è passato inosservato.

Visita in Marocco per la coppia reale

La visita in Marocco comincia dalla città di Asni trattando l’argomento dell’istruzione delle bambine in comunità basate sull’agricoltura. In seguito i due coniugi si recheranno nella città di Rabat per altri incontri di lavoro, ma soprattutto avranno l’occasione di confrontarsi con alcune realtà della zona.

Per finire si recheranno presso la Federazione reale degli Sport Equestri del Marocco. Qui potranno osservare i cavalli che si rivelano essere un valido sostegno per tutti i bambini aventi particolari necessità. Per quanto riguarda il rientro, quest’ultimo è previsto per martedì prossimo.

Tatuaggio per la duchessa di Sussex

Fin qui tutto nella norma, salvo poi soffermare l’attenzione su un particolare. La duchessa, infatti, si è fatto fare un tatuaggio all’henné, raffigurante dei fiori, sulla mano e sull’avambraccio. A dire il vero anche Kate Middleton, in occasione della sua visita in Marocco, aveva deciso di farsi fare un tatuaggio all’henné come rispetto della tradizione locale. A tal proposito è bene ricordare che in alcune nazioni questo tipo di tatuaggio viene utilizzato come forma di augurio in occasione di alcuni eventi importanti,  come appunto la gravidanza.

Allora perché, se anche Kate Middleton ha fatto la stessa cosa, nel caso della Markle si grida allo scandalo? Innanzitutto si tratta di un tatuaggio  più vistoso. In secondo luogo ha deciso di fare questo tatuaggio in un momento particolare, dove la duchessa è già al centro di numerose polemiche.

In molti, ad esempio, non hanno apprezzato le ingenti spese sostenute per il baby shower del figlio in arrivo, anche se è opportuno precisare che sono state pagate con soldi propri, senza andare ad intaccare le casse reali! A questo punto una domanda sorge dunque spontanea: si merita davvero tutte queste critiche?