Mara Venier perde le staffe su Instagram
Niente da fare, anche Mara Venier è finita nel mirino dei cosiddetti leoni da tastiera. E se qualche giorno fa l’autrice di Uomini e Donne, Raffaella Mennoia, ha letteralmente perso le staffe contro un detrattore, ora è stato il turno della conduttrice veneziana. Nello specifico un hater ha commentato l’ultimo scatto che l’artista Rai ha condiviso sul suo profilo Instagram dove si mostra in compagnia del consorte Nicola Carraro.
L’internauta in questione ha scritto che se quest’ultimo fosse stato privo di disponibilità economiche (in pratica povero), la presentatrice di Domenica In lo lo avrebbe mai guardato e nemmeno sposato. Ecco le parole precise:
“Se lui fosse stato povero non te lo saresti filata nemmeno di striscio”.
La conduttrice veneta offesa dagli haters
Ovviamente l’offesa dell’hater nei confronti di Mara Venier ha scatenato la rabbia da parte di quest’ultima che non ha perso tempo a replicare su Instagram. La conduttrice veneta che per il momento si trova in vacanza a Santo Domingo con la famiglia ha messo ko il detrattore con ironia e classe, elementi che la contraddistinguono. Addirittura la donna si è pure scusata:
“Amore della zia scusa ma ti devo mandare affancul*ooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!”
Anzi zia Mara è stata fin troppo gentile, infatti se era qualcun’altro lo avrebbe semplicemente bloccato dal suo account IG. (Continua dopo il post)
✈️✈️✈️ pic.twitter.com/Aynbdjhat9
— Gunilla Garson Goldberg ? (@lusurpateur_) August 24, 2019
I precedenti di Mara Venier con i leoni da tastiera
Non è la prima volta che Mara Venier se la prende con un leone da tastiera. Ad esempio l’anno scorso l’artista veneziana è stata aspramente criticata per essere tornata in Rai alla conduzione dello storico rotocalco Domenica In. Il detrattore aveva ipotizzato che molto presto i vertici di Viale Mazzini si sarebbe stufato ancora una volta di lei dandole un calcio al sedere e mandandola via. La risposta della moglie di Nicola Carraro fu epica, infatti ha mandato a quel paese l’hater.
