Infangato il nome di Nadia Toffa: il gesto vergognoso ai danni della giornalista bresciana

Nadia Toffa è morta, ecco quando si terranno i funerali e la camera ardente
Nadia Toffa è morta, ecco quando si terranno i funerali e la camera ardente

Infangato il nome della giornalista bresciana per organizzare una truffa

Sono trascorsi poco più di due mesi dalla morte di Nadia Toffa. Era il 13 agosto 2019 quando alle otto di mattina tutti i siti giornali e tg annunciavano la scomparsa della giornalista bresciana. Un calvario durato più di due anni fatto di operazioni chirurgiche, chemio e radioterapia.

Nonostante le pesanti cure, la conduttrice de Le Iene Show non è riuscita a sconfiggere il tumore cerebrale che l’aveva aggredita. Oltre alle polemiche da parte degli haters che insultano la 40enne nonostante non sia più in vita, qualche giorno fa è uscita fuori un’altra storia che ha dell’incredibile.

Una clamorosa truffa che ha coinvolto il nome di Nadia infangandola senza alcuna colpa. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa è accaduto qualche mese fa anche se il tutto è stato comunicato negli scorsi giorni.

Truffa ai danni di sacerdoti utilizzando il nome di Nadia Toffa

La Polizia Postale di Brescia ha denunciato due persone per avere truffato un prete bresciano. Per quale ragione. In pratica questa gente ha fato credere al sacerdote facendogli che Nadia Toffa, prematuramente morta lo scorso agosto, avesse lasciato una facoltosa donazione alla parrocchia.

I fatti sono avvenuti nel mese in cui la giornalista de Le Iene Show è venuta a mancare. Il finto notaio, spalleggiato da un complice che si è fatto spacciare per un funzionario di banca, ha preso in giro un prelato di Brescia facendogli credere che era presente una donazione di ben cento mila euro per cui era necessario versare in anticipo il 5%, quindi cinque mila euro.

Quando l’uomo di Chiesa ha riferito ai suoi familiari di aver effettuato il seguente versamento è venuto fuori che era tutta una truffa. Ovviamente il prete che è finito nei guai, si è rivolto alle forze dell’ordine. A quel punto i truffatori sono stati rintracciati dalla Polizia Postale, risalendo ai nominativi dei due uomini. Sono un italiano di 49 anni e una cinese di 42.