Addio a Giorgia: colpita da fibrosi cistica muore a 32 annii

Giorgia uccisa dalla fibrosi cistica

Giorgia Badalamenti è morta ad appena 32 anni a causa della fibrosi cistica. La ragazza si è spenta a Verona a causa del peggioramento delle sue condizioni fisiche indotte dalla malattia. La sua storia è stata raccontata da IL Gazzettino.

Una vita piena nonostante la malattia

Giorgia, una ragazza allegra e sorridente, nata e cresciuta a Montebelluna, pur sapendo che a causa a di questa malattia avrebbe avuto delle limitazioni, non si è lasciata abbattere dalla fibrosi cistica. Ha vissuto intensamente dedicandosi allo sport, alle passeggiate in montagna, al volontariato, in particolare ha fatto parte dell’associazione Ginomeraviglia che si prende cura degli animali. Insomma nonostante la malattia, non ha mai perso la sua voglia di vivere.

Il peggioramento delle sue condizioni di salute si è verificato nelle ultime settimane del 2018. Giorgia è rimasta ricoverata all’ospedale di Verona fino al suo ultimo giorno di vita, circondata dall’affetto e dall’amore dei genitori e delle persone più care. I funerali si svolgeranno lunedì 18 febbraio, alle 15, nel Duomo di Montebelluna.

Fibrosi cistica: cos’è

La fibrosi cistica è una patologia genetica che colpisce le ghiandole esocrine. Queste ghiandole hanno il compito di secernere muco e sudore. Nel caso dei malati di fibrosi cistica, il muco prodotto non umidifica la parte con cui viene a contatto, ma si deposita. In tal modo si creano problemi alle vie respiratorie, oltre che di assorbimento. Aumenta anche il rischio di infezioni batteriche.

Chi soffre di fibrosi cistica può quindi andare incontro a problemi di malnutrizione, intestinali e danni ai polmoni. Inoltre la perdita dei sali minerali tramite il sudore porta a una  serie di effetti negativi, quali disidratazione, aumento del battito cardiaco, affaticamento, riduzione della pressione. Infine può comportare anche problemi di fertilità sia maschili che femminili.

Fibrosi cistica: causa

La causa è da ravvisarsi nella mutazione del gene CFTR. La codificazione di questa proteina mutata fa sì che l’organismo produca un muco denso e un sudore ricco di sali. La malattia può manifestarsi solo nel caso in cui entrambe queste copie del gene CFTR presenti in un individuo risultano mutate. Le analisi genetiche effettuate durante la gravidanza permettono di stablire se il bambino sarà affetto o meno dalla fibrosi cistica.