Ieri sera, il secondo blocco della trasmissione Live, non è la D’Urso è stato dedicato a Marco Carta. Il cantante, lo scorso sabato, è stato arrestato per furto aggravato di 6 magliette in un famoso negozio di Milano. Subito dopo l’arresto, però, il tribunale ha disposto il suo rilascio.
Il prossimo settembre si effettuerà il processo per direttissima definitivo che stabilirà la sua posizione una volta per tutte. Nel frattempo, il ragazzo è molto scosso da tutta la vicenda. Proprio per questo motivo, Barbara D’Urso gli ha voluto dare la possibilità di spiegare la sua versione dei fatti in diretta televisiva. In tale occasione Marco Carta è scoppiato in lacrime a Live ed ha raccontato la terribile esperienza della notte trascorsa in cella.
La versione dei fatti di Marco Carta a Live
Quello che è accaduto la scorsa settimana al cantante Marco Carta ha spiazzato davvero tutti. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il ragazzo è stato fermato all’uscita del negozio e beccato con sei magliette, del valore di 1200 euro. Il protagonista del presunto furto era in compagnia di una donna di 53 anni. I capi sono stati ritrovati nella borsa della donna. Nel corso della puntata di ieri di Live, non è la D’Urso, Marco Carta ha potuto spiegare la sua versione dei fatti e non ha potuto fare a meno di scoppiare in lacrime.
Il cantante ha detto che erano più o meno le 20.30/21.00. Lui e la donna in questione si stavano apprestando a lasciare il negozio. Nel passare dinanzi i metal detector, però, sono stati bloccati dalla sicurezza. Marco è stato perquisito ed è stato trovato con un sacchetto contenente degli indumenti regolarmente pagati. Per quanto riguarda la signora in questione, lei aveva nella borsa sei magliette, del valore di 1200 euro, con gli anti-taccheggio rimossi.
La notte in cella
Subito dopo questo avvenimento, i due sono stati separati e condotti in una sorta di carcere, almeno queste sono state le parole del cantante. Marco Carta, nel ripercorrere quel momento non ha potuto fare a meno di scoppiare in lacrime in diretta a Live. Il ragazzo ha detto di essere particolarmente scosso e per questo si è scusato con tutti.
Dopo un breve momento di pausa, ha continuato raccontando la terrificante notte trascorsa in cella. Una volta raggiunto il carcere, il ragazzo è stato chiuso in una cella da solo. Lì vi è rimasto fino alle 5 del mattino circa. In tutto questo tempo non ha potuto avvisare nessun familiare. Giunte le 5 del mattino, una poliziotta l’ha raggiunto e condotto a casa. Lì ha trascorso la restante parte della notte fino alle 8 del mattino. A quell’ora, infatti, una volante lo ha recuperato e condotto in tribunale. Lì è stato disposto il suo rilascio, almeno fino al prossimo settembre.